La mia lettera di adesione al Comitato Scientifico
Sono cresciuta con i libri di Mario Lodi nell’Italia degli anni ’70 ricchi di grande fermento culturale e pedagogico. Dopo una fitta corrispondenza, nel 1995 il maestro mi chiamò a collaborare nella “Casa delle Arti e del Gioco” per sperimentare con i bambini la metodologia della scuola attiva e le sue tecniche rivoluzionarie: la conversazione e il testo libero, il calcolo vivente, la stampa e il giornalino, la scrittura collettiva, la ricerca d’ambiente, il teatro e la pittura. Maestro del dialogo e della cooperazione, del rispetto del bambino e della Costituzione: questo rimarrà per me Lodi, una tra le più grandi figure di educatore, pedagogista e scrittore del novecento. Auspico che questo centenario sia un’occasione per far conoscere agli insegnanti i tratti peculiari della sua pedagogia, affinché da essa possano attingere ispirazioni, soluzioni e speranze nel lavoro quotidiano a scuola. Oggi è più che mai urgente cercare insieme, con lo stesso coraggio e l’intelligente mitezza del maestro Mario, la possibilità di un lavoro maturo di valori e impegno civile.